sabato 27 luglio 2013

Cajuina


Senza dubbio "Cajuina" è una delle composizioni più belle ed intriganti di Caetano Veloso.
Musicalmente è uno "xote" morbido. Lo Xote è un genere ballabile brasiliano derivato dal "forrò", con ritmo binario o quaternario. L'utilizzo di una fisarmonica nodestina, conferisce alla canzone una vena malinconica.
La canzone è contenuta nell'album "Cinema Trascendental" del 1979, disco in cui Caetano raggiunge un raro equilibrio tra musicalità moderna e poesia popolare.
La canzone parla della morte di Torquato Neto, poeta, attore e cineasta che si suicidò nel 1972.
Torquato fu uno dei mentori intellettuali del movimento chiamato "Tropicalismo", scrisse anche un breviario dal titolo "Tropicalismo per principianti", fu anche autore di molti testi di canzoni che promuovevano il tropicalismo come "Geleia Geral", musicata da Gilberto Gil.
Alla fine degli anni '70 Caetano stava attraversando il Brasile in tour per promuovere il suo nuovo album "Muito", una delle città toccate dal tour fu Teresina. Mentre era in hotel, Caetano ricevette la visita del dott. Heli, che era il padre di Torquato.
Caetano piangeva per la perdita dell'amico, il padre lo lasciò nel salone con un bicchiere di cajuina (una bevanda analcolica rinfrescante e dissetante tipica degli stati di Cearà e Piauì, prodotta con il cajù, il falso frutto dell'albero da cui si ricavano gli anacardi, coltivato nel nord-est del Brasile) ed andò in giardino ritornando con una piccolo rosa per Caetano.
Così Caetano racconta di quell'episodio: "In un tour del Brasile con lo spettacolo Muito, negli anni '70, ho ricevuto in hotel a Teresina, la visita del dottor Heli, il padre di Torquato [Neto]. Lo conosco da quando era venuto a Rio un paio di volte. Ma era la prima volta che lo vedevo dopo il suicidio di Torquato. Torquato si era, in qualche modo, allontanato da tutte le persone. Io non l'ho più visto dopo il mio ritorno da Londra: Dede ed io vivevamo a Bahia e lui a Rio (salvo i periodi trascorsi a Teresina dove si faceva ricoverare per la sua instabilità mentale, si dice aggravata a causa dell'alcol). Non lo avevo visto a Londra: era stato in Europa, ma era tornato in Brasile poco prima del mio arrivo a Londra. Così eravamo di fatto distanti, ma senza rancore od ostilità. Gli auguravo ogni bene. Ero in disaccordo con l'atteggiamento aggressivo che aveva preso contro il Cinema Nuovo nell'articolo che scrisse, ma non ho mai avuto modo di dirglielo. Il giorno in cui si è ucciso, ero con Chico Buarque a Salvador per fare questo concerto da cui fu tratto il famoso disco. Torquato si era avvicinato molto a Chico, poco prima del Tropicalismo, tra il 1966 e il 1967. Al punto da essere più spesso insieme a Chico che a me. Chico ed io ricevemmo la notizia quando arrivammo al Teatro Castro Alves. Rimanemmo scioccati e ne parlammo a lungo. Ma non ho pianto. Sentivo una durezza di spirito dentro di me. Mi sentivo amareggiato e triste, ma non sentimentale. Quando, anni dopo, ho incontrato il dottor Heli, che era sempre una bella persona, come Torquato; Torquato che egli amava con grande tenerezza, questa mia durezza si ruppe. E ho pianto per ore senza fermarmi. Il dr. Heli mi consolava teneramente. Mi portò a casa sua. Donna Salome, la madre di Torquato, era ricoverata in ospedale. Eravamo solo io e lui in casa. Non disse quasi nulla. Prese una rosellina e me la diede. Mi mostrò le fotografie di Torquato appese alle pareti della casa. Servì per entrambi della Cajuína. E ne bevemmo lentamente. Per tutto il tempo continuavo a piangere. A differenza dei giorni della morte di Torquato, in cui non ero triste o amareggiato. E' stata una sensazione di calore e bontà, amorevole, diretta dal Dr. Heli e da Torquato, alla vita. Ma era troppo intenso e ho pianto. Il giorno dopo, già nella successiva città del tour, ho scritto Cajuína ".

In questo video Caetano racconta l'aneddoto di cui sopra e dopo ci regala una versione acustica della canzone:






CAJUINA

Existirmos: a que será que se destina?
Pois quando tu me deste a rosa pequenina
Vi que és um homem lindo e que se acaso a sina
Do menino infeliz não se nos ilumina
Tampouco turva-se a lágrima nordestina
Apenas a matéria vida era tão fina
E éramos olharmo-nos intacta retina
A cajuína cristalina em Teresina


TRADUZIONE

Qual'è lo scopo della nostra esistenza?
Perchè, quando mi desti la piccola rosa
Mi sono reso conto che sei una persona stupenda
E visto che il destino del ragazzo infelice non ci illumina,
Nè si offusca la lacrima del NordEst
Solo la vita è un argomento così sottile
E siamo rimasti a guardarci l'un l'altro,
retina intatta
Cristallina cajuína a Teresina


CHORDS


        Cm                        Dm7(5-)
Existirmos: a que será que se destina?
             G7                      Cm
Pois quando tu me deste a rosa pequenina
              C7                           Fm7
Vi que és um homem lindo e que se acaso a sina
        Bb7                      Eb7M
Do menino infeliz não se nos ilumina
          Ab7M                     G7
Tampouco turva-se a lágrima nordestina
                               C7
Apenas a matéria vida era tão fina
                                Fm7
E éramos olharmo-nos intacta retina
      G7         G5+     G   Cm
A cajuína cristalina em Teresina
L'angolo del tutorial:
Iniziamo col sentire la versione studio della canzone, uscita nel 1979 nell'album "Cinema Trascendental":
Nel 2002 Caetano re-incide la canzone per il suo album "Nao peço desculpa" realizzato insieme a Jorge  Mautner:




L'angolo live:

Più volte Veloso si è cimentato nei live con questa sua canzone, ecco "Cajuina" dal live album "Noites do Norte" del 2002:


Questa versione è molto diversa come arrangiamento rispetto a quella contenuta sul disco "Cinema Trascendental", spesso Caetano rivisita le sue canzoni e lo fa con eleganza e maestria, senza stravolgere troppo la melodia del pezzo ma impreziosendola con idee geniali e brillanti.
Nel caso in questione il ritmo è più sincopato e c'è l'aggiunta del bellissimo violoncello di Morelembaum.

Ora invece una versione molto rara, Caetano si esibisce infatti con una orchestra sinfonica!


Questa versione è invece dedicata a Violeta Arraes, una sociologa, psicanalista e attivista politica brasiliana:






Un'altra versione live molto bella è quella eseguita a San Marino nel concerto in omaggio di Federico Fellini e Giulietta Masina:






E per finire una versione solo chitarra di pochi secondi improvvisata da Caetano nello show televisivo da"Jo":





L'angolo delle cover:

Elba Ramalho si cimenta con Cajuina:




Dove rintracciare la canzone nelle versioni trattate:


1979 – CAETANO VELOSO
Álbum- Cinema Trascendental- Track 9

1999- CAETANO VELOSO
Álbum- Omaggio a Federico e Giulietta -track 12

2001- CAETANO VELOSO
Álbum- Noites do norte ao vivo- Disc 2 track 10

2002 – CAETANO VELOSO-JORGE MAUTNER
Álbum- Eu nao peço desculpa- Track 12